Letture 2015 | |
L immagine mentale nel bambino |
Si chiede a due bambini di disegnare un quadrato: poi di disegnarne altri due: « il più piccolo e il più grande possibili ». Uno dei bambini fa un quadratino piccolissimo e uno che sfiora i bordi del foglio; l’altro sembra inchiodato alle dimensioni del quadrato di partenza: non riesce a scostarsene gran che, sia nel più che nel meno. Da cosa dipende questa differenza di comportamento? È semplice, i due bambini non hanno la stessa età, e il secondo è più piccolo, più « giovane », del primo. L’immagine mentale nel bambino è un classico della psicologia sperimentale, e attraverso il linguaggio dei due studiosi svizzeri, piano ma rigoroso, affiora la struttura evolutiva della mente umana. Questa ha nell’immagine (definita come imitazione interiorizzante) un ideale punto di mediazione dinamica fra il momento della percezione pura e quello della funzione concettuale. Data l’importanza del ruolo simbolico delle immagini anticipatrici cinetiche — che non possono costituirsi prima che albeggi il livello delle operazioni concrete — si può capire l’importanza che tali nozioni di epistemologia genetica rivestano ai fini di una concezione scientifica della didattica e della pedagogia
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